Farmaci per l’ADHD: cosa ci dice la scienza?

Tratto ADHD negli adulti e nei bambini da quasi 15 anni e seguo la letteratura sugli stimolanti, farmaci sicuri che pero’ ispirano spesso timore o addirittura diffidenza nei genitori e nei pazienti. Nonostante il timore che si possa avere di questi farmaci, un recente studio pubblicato su The Lancet Psychiatry ne ha confermato l’efficacia e la tollerabilità in bambini, adolescenti e adulti, offrendo una delle sintesi più complete disponibili. Su 133 studi randomizzati inclusi, è emerso che tutti i farmaci, eccetto il modafinil negli adulti, sono significativamente più efficaci del placebo nel ridurre i sintomi principali dell’ADHD.

Nei bambini e adolescenti, il metilfenidato si è distinto per il miglior equilibrio tra efficacia e tollerabilità, mentre le amfetamine, pur essendo leggermente più efficaci, hanno mostrato un profilo di tollerabilità meno favorevole. Negli adulti, invece, le amfetamine si sono rivelate il trattamento più efficace, con un’accettabilità migliore rispetto al placebo e una tollerabilità simile al metilfenidato. Purtroppo le amfetamine e alcuni farmaci non stimolanti come la atomoxetina e la guanfacina non sono disponibili in Italia, limitando le scelte terapeutiche per i pazienti.

E gli effetti collaterali? Gli stimolanti possono ridurre l’appetito, aumentare la pressione sanguigna, e causare insonnia e richiedono un attento monitoraggio. A lungo termine, sembra che possano causare una riduzione dell’altezza di 1-2 cm quando iniziati durante lo sviluppo.

Molti genitori sono preoccupati dall’idea che gli adolescenti possano abusare di queste sostanze ma di fatto molti studi mostrano in contrario, adolescenti con ADHD, trattati con stimolanti in modo appropriato, tendono ad avere meno problemi di uso di sostanze, rispetto a quelli che non lo sono.

Ovviamente, rimane fondamentale personalizzare le decisioni terapeutiche in base alle caratteristiche e preferenze del paziente e alle sue risposte individuali. Sebbene i risultati siano solidi, resta la necessità di studi a lungo termine per comprendere meglio l’efficacia e la sicurezza di questi trattamenti.

Se vuoi leggere l’articolo originale:

Cortese, Samuele, et al. "Comparative efficacy and tolerability of medications for attention-deficit hyperactivity disorder in children, adolescents, and adults: a systematic review and network meta-analysis." The Lancet Psychiatry 5.9 (2018): 727-738.

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